martedì 19 novembre 2013

COME NEI PEGGIORI B-MOVIE

E fu il Vajont. E fu l'Etna. E fu L'Aquila e fu, infine, la Sardegna. Un'altra, l'ennesima terra distrutta e dilaniata dall'azione della natura. Umana. Ancora una volta ad uccidere è la malgestione del denaro pubblico che circola vorticosamente tra le casse dei partiti e che troppo poco si ferma per migliorare strutture e infrastrutture.
E come nei peggiori film ecco la solita, vecchia trama trita e ritrita: edizione straordinaria, Vespa e il suo serale, dona 1€ col tuo sms, cordoglio nazionale e discorso funereo del premier di turno.
Ora lo Stato stanzia 20 milioni di euro per far finta di recuperare qualcosa (20 milioni che, a detta del presidente della Regione Sardegna Cappellacci saranno completamente insufficienti), credendo così di lavarsi la coscienza.
Una coscienza sporca dopo i condoni edilizi che hanno messo a norma le case abusive vicino ai letti dei fiumi, oramai rase al suolo dalla potenza dell'acqua. Dopo le norme sulla sicurezza nelle scuole completamente ignorate che ora fanno sì che le strutture siano ridotte in macerie.
Una coscienza che continua a sporcarsi quando stasera lasceremo a Vespa i plastici dei nuraghi, magari più solidi dei ponti venuti giù troppo facilmente, mentre il premier Letta si riunirà con i suoi per parlare dei "veri" problemi del Paese: salvare la Cancellieri.
In attesa della prossima Sardegna.

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