domenica 4 maggio 2014

GENNY'A CAROGNA HA DETTO SÌ

Come il più innocuo uomo Del Monte, ieri sera il capo ultras napoletano ha dato il permesso di giocare la finale di Coppa Italia a Roma. Poco importa se ci fossero presenti il presidente del Consiglio, quello del Senato, quelli delle due squadre, quello della federazione, il prefetto, il questore, il capo della polizia, arbitri e capitani. S'è cercata l'approvazione di Genny'a Carogna.
Ma non c'è da prendersela con lui, per carità. Uno con quella maglia dovrebbe avere l'interdizione dal pubblico suolo a vita causa evidente incapacità di intendere e di volere.
C'è chi ha permesso che il figlio di un camorrista, con una serie di DASPO alle spalle e una scritta in petto inneggiante ad un assassino potesse entrare in uno stadio, mettersi cavalcioni sulla ringhiera di protezione, manovrare una curva intera con i propri segnali e decidere il da farsi insieme ai pubblici ufficiali invece di essere portato in un luogo più consono alla sua persona. Un commissariato, un centro riabilitativo, uno zoo.
Il mondo ci guarda e ride di noi.

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